Tra lepre e tartaruga..spoiler: nessuno dei due!!!

Taiichi Ohno, padre del Toyota Production System e ispiratore dell’approccio Lean, aveva una convinzione semplice, ma potentissima: il miglioramento non è un evento, è un’abitudine.

La filosofia del Kaizen – miglioramento continuo, costante, spesso invisibile – ci insegna che la vera trasformazione nasce da piccoli passi, ripetuti nel tempo, con disciplina e ascolto del contesto.

Nel mondo della produzione, questo ha significato ridurre gli sprechi, ottimizzare i processi, valorizzare il sapere di chi è “sul campo”.

Nel mondo delle risorse umane e delle organizzazioni, invece, cosa significa oggi? Significa scegliere un ritmo sostenibile, adattivo, consapevole. Non per moda, ma per sopravvivenza evolutiva.

Ed è qui che arriva la domanda classica: meglio lepre o tartaruga?

Risposta breve? Nessuna delle due.

Risposta lunga? Continua a leggere.

 

Lepre: sprint, stress, burnout: La lepre, nel 2025, è quella figura iper-performante che brucia i task, corre sui progetti, macina risultati.

Il suo motto è “subito”. La sua agenda è un Tetris impossibile. Il suo pericolo? L'illusione della velocità. Corre tanto da non accorgersi che ha sbagliato strada. E quando si ferma, crolla.

 Tartaruga: metodo o lentezza camuffata? La tartaruga invece va piano. E questo, in apparenza, è perfettamente in linea con il principio del miglioramento continuo.

Ma attenzione: la differenza tra metodo e inerzia è sottile. Se la lentezza non è consapevole, ma frutto di paura o resistenza al cambiamento, non è Kaizen: è stagnazione.

E se il nuovo totem fosse… un camaleonte con i pattini? Eccoci al cuore della questione. Nel mondo del lavoro fluido, iper-connesso, soggetto a continue reinvenzioni, servono nuovi animali guida.

 Il camaleonte con i pattini è:

Agile come la lepre quando serve correre.

Riflessivo come la tartaruga quando serve pensare.

Adattivo come solo chi legge il contesto può essere.

E soprattutto: in movimento costante, anche quando non si vede.

 

È il simbolo di un mindset Lean 4.0: miglioramento continuo, ma dinamico. Costanza sì, ma senza rigidità. Velocità sì, ma con una direzione.

Quindi… quale animale vuoi essere? HR oggi non è più solo gestione. È disegno evolutivo. Le organizzazioni non hanno bisogno di chi corre a testa bassa o di chi resta nel guscio. Hanno bisogno di persone capaci di leggere il cambiamento e danzare con esso. A piccoli passi, ma ogni giorno. A volte con calma. Altre volte... con i pattini.

Morale 2.0? Non serve scegliere tra la lepre e la tartaruga. Serve scegliere come vuoi migliorare, ogni giorno, in modo intelligente.

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