
Quando si parla di competenze utili nel mondo del lavoro, tendiamo a pensare subito a quelle tecniche: tool digitali, conoscenze normative, capacità analitiche. Tutte importanti, certo. Ma c’è una competenza trasversale, spesso sottovalutata, che può determinare la qualità delle relazioni e la produttività dei team: l’assertività.
Essere assertivi non vuol dire imporsi sugli altri, né subire passivamente le decisioni altrui. È la capacità di esprimere in modo chiaro e rispettoso le proprie opinioni, bisogni e limiti, mantenendo allo stesso tempo un ascolto attivo verso l’interlocutore.
Un manager assertivo sa dare feedback senza umiliare, un collaboratore assertivo sa dire “no” senza sembrare disimpegnato. In entrambi i casi, l’organizzazione guadagna in trasparenza e in efficienza.
Perché serve alle organizzazioni
Per chi lavora in ambito HR, sviluppare e promuovere l’assertività è fondamentale in più momenti:
Promuovere l’assertività in azienda non significa solo offrire un corso di comunicazione efficace: significa incoraggiare una cultura dove dire le cose come stanno, con rispetto, è un valore, non un rischio.
Perché alla fine l’assertività è proprio questo: un atto di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri, che permette alle persone di lavorare meglio, crescere insieme e rafforzare il senso di fiducia reciproca.