La Leadership gentile

Essere leader non significa imporre regole ferree o ricorrere alle minacce. Sebbene molti manager abbiano il potere, non tutti hanno la leadership.

L’autorità e l’autorevolezza di un leader non possono essere conquistate con l’imposizione, è chi lavora con lui che le accetta volontariamente perché le riconosce.

La leadership gentile (o nudge, spinta gentile) è un approccio alla guida e alla gestione delle persone che pone l’enfasi sulla gentilezza, l'empatia, l'ascolto attivo e la collaborazione. Questo stile di leadership ha il suo focus sulla creazione di un ambiente di lavoro positivo e sulla costruzione di relazioni di fiducia e rispetto reciproco tra i membri del team.

La leadership gentile si differenzia da altri stili di leadership più autoritari o competitivi, in quanto si concentra sull'incoraggiamento, sulla motivazione e sulla valorizzazione dei membri del team, piuttosto che sulla minaccia o sulla punizione per il mancato raggiungimento degli obiettivi. I leader che adottano questo stile sono in grado di ispirare e motivare le persone intorno a loro, spingendole a lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune.

La leadership gentile può essere particolarmente efficace in contesti di lavoro collaborativi e creativi, dove l'innovazione e la cooperazione sono fondamentali per il successo. Tuttavia, anche in contesti più tradizionali e gerarchici, questo stile di leadership può essere utile per creare un ambiente di lavoro più positivo e produttivo, promuovendola comunicazione aperta, la collaborazione e la motivazione delle persone.

ll leader gentile aiuta i propri collaboratori a prendere decisioni migliori, più razionali e vincenti, ad acquisire consapevolezza e ad esprimere nuove idee.

Secondo un’indagine condotta a novembre 2020 da InfoJobs, il 65% degli intervistati considera la gentilezza sul lavoro un punto di forza, per il 20% circa è addirittura un elemento imprescindibile. In netta minoranza chi ne evidenzia gli aspetti negativi, identificando la gentilezza come illusione (6,2%), debolezza (1,5%) o una tattica per trarre dei vantaggi (7,4%).

La cultura della gentilezza in azienda non solo rende la forza lavoro più felice, ma può avere un impatto positivo sui profitti: quanto più il lavoratore si sentirà apprezzato, tanto più alta sarà la sua dedizione al lavoro e di conseguenza la sua produttività.

Il successo di un’azienda dipenderà sempre dalla capacità dei leader di mettere le persone nella condizione più corretta e performante possibile.

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